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La poesia di vivere nella storia

L’edificio costruito nel 1510, allo scopo di insediarvi il monastero delle monache Benedettine, fu distrutto da un incendio nel 1593 per poi essere completamente ricostruito. 

La funzione di monastero cessò alla fine del 1700 quando fu convertito in caserma ceduta al Comune di Padova nel 1878 e destinata a scopi assistenziali. L’immobile costituiva il caposaldo immutato dell’isolato circoscritto fra le vie Altinate, Eremitani e Carlo Cassan. 

L’insula ed in particolare il complesso conventuale, subirono le trasformazioni più significative e sostanziali in due diversi momenti della storia urbana di Padova, compresi fra la fine del XVIII sec. e l’inizio del XIX sec. 

L’interesse dell’edificio, malgrado le sostanziali modifiche interne che ne hanno profondamente intaccato i peculiari connotati tipologico-funzionali, costituisce un’importante testimonianza della permanenza di insediamenti religiosi inseriti nel tessuto urbano centrale. 

L’impianto claustrale con i suoi prospetti del chiostro, nonché i sistemi voltati dei porticati e di alcune altre parti dell’edificio, sono e resteranno un elemento connotativo dell’edilizia padovana cinquecentesca.